La realizzazione di un sogno
Si avvicinava il primo anniversario della morte di Davide. Una sera di settembre del 1993, a casa di Franco (papà di Davide), si parlava e si rievocavano tanti ricordi, quando a un certo punto mi disse: “Vorrei fare qualcosa a Santìcolo per ricordare Davide. Hai qualche idea?” Preso alla sprovvista non seppi a cosa pensare, poi provai a buttare lì una risposta: “E se gli dedicassimo un sentiero?”. Mio fratello ci pensò un attimo e mi chiese a cosa mi riferivo esattamente. Gli esposi l’idea che da anni era diventata il mio chiodo fisso, tant’è vero che mi ero riproposto di passare la prima estate da “pensionato” a segnare quel tracciato. Accennai anche al fatto che la realizzazione di un bivacco sulle nostre stupende montagne sarebbe stata un’opera utile e gradita da parte di tutti gli escursionisti.
L’idea del bivacco e del sentiero lo affascinarono immediatamente, e come sua consuetudine m’incaricò subito di muovermi in tale direzione. Senza perdere tempo ne parlai con mio figlio Stefano, Adriano Salvadori (atleta) e Dario Albertoni (guida alpina), trovando subito in loro un grande entusiasmo. Da quel momento fu tutto un susseguirsi di riunioni e di incontri con il CAI Santìcolo, l’U.S. Córteno Golgi, l’Associazione Alpini e tanti altri volontari. Con la cartina topografica sempre aperta sul tavolo, si cominciarono a sviscerare i problemi: dove collocare il bivacco, dove posizionare le frecce segnaletiche, i tempi di percorrenza, il nome da attribuire al sentiero, la ricerca di imprese costruttrici di bivacchi e così via.
Un giorno si presentò Giancarlo Moranda con la proposta di fare il bivacco in legno: ancora riunioni e discussioni.
Alla fine si optò per questa soluzione, che credo sia stata la più azzeccata, perché di bivacchi così belli e accoglienti come il “Davide”, in giro per le montagne non ne ho mai visti. Un altro problema si presentò per l’ottenimento dei permessi necessari da parte dei vari enti preposti. Fortunatamente ci fu dato un grosso aiuto dall’Amministrazione municipale di Córteno Golgi e dal tecnico comunale, che in poco tempo espletarono tutte le pratiche burocratiche dovute.
Il resto è storia nota: chiunque ha partecipato a quest’avventura – sono certo – potrà scrivere una pagina inedita, ricca di particolari curiosi e divertenti.
Giacomo Salvadori
Presidente Comitato Organizzatore SkyRace e Scialpinistica Valdicórteno
Breve cronistoria dei fatti principali
14 ottobre 1992. Davide Salvadori, grande appassionato di montagna ed aspirante regista cinematografico, unico figlio di Franco e Sandra, originari di Santìcolo di Córteno Golgi – Valcamonica (BS), muore a Brescia in un tragico incidente stradale. Ha solo 22 anni.
Settembre 1993. Giacomo Salvadori – zio del ragazzo scomparso – e un gruppo di volontari ideano il Sentiero “4 Luglio” (il nome è la data di nascita di Davide) e progettano il Bivacco “Davide” al Passo del Torsolèto (2.645 mslm).
Primavera 1994. Il Sentiero “4 Luglio”, dal Rifugio A.N.A. in Campovecchio al centro di Santìcolo, diviene realtà, collegando tracce di sentieri già esistenti, rendendolo percorribile (in alcuni tratti posizionando corde fisse) e ben segnato.
3 luglio 1994. Il Bivacco viene inaugurato alla presenza dei genitori di Davide, del vescovo di Brescia, del sindaco di Córteno Golgi e di numerose altre autorità pubbliche, nonché alcune centinaia di appassionati.
3 luglio 1994. Adriano Salvadori, forte scialpinista e skyrunner, inaugura in solitaria il Sentiero “4 Luglio”, stabilendo il primo record del percorso in 4h 27’ 59″. Per la sua impresa, l’anno dopo in occasione delle premiazioni, riceverà anch’egli il Trofeo Davide da Franco e Sandra Salvadori in memoria del figlio scomparso, grande amico di Adriano (ma non parente, nonostante il cognome).
2 luglio 1995. Si assegna il primo Trofeo Davide, con la partecipazione di 40 atleti skyrunners, donne e uomini, tra cui alcuni dei più forti al mondo. Il resto è storia documentata da brochures, filmati, giornali e tv.