Da qui si continua a dx su sentiero in terra battuta e acciottolato, in salita moderata, per ulteriori ca. 2 km, fino a raggiungere il Rifugio Alpini di Campovecchio (1310), dove ha inizio il SENTIERO 4 LUGLIO vero e proprio (segnavia n. 7). C’è subito una ripida salita di ca. 1 km fino al crinale di Premàlt, poi ulteriori 2 km in pendenza meno accentuata per raggiungere, con dislivello di 700 metri complessivo, lo Zappello dell’Asino (2026). Da qui il sentiero passa di nuovo dal crinale al versante e si caratterizza, oltre che per 6 km di continui saliscendi fino alla Val Rösa, che non fanno praticamente guadagnare quota, anche per un andamento quasi sempre trasversale al versante e dunque non del tutto agevole. A partire dall’ampio canale della Val Rösa si punta ora lungo la linea di massima pendenza e, su morene e terreno misto, si giunge dopo lunga salita a Passo Telènek (2642). Successivamente, attraverso un’impegnativa cresta, si guadagna Cima Sèllero (tetto della gara a 2744 m). Un’ardita discesa porta quindi a Passo Sèllero (2423) e poi, proseguendo per non difficili creste, tratti esposti, canalini e infine pezzi di vecchie mulattiere, passando per il BIVACCO DAVIDE (2645), si arriva al Piz Tri (2308). La discesa finale che porta a Santìcolo si snoda dapprima lungo mulattiere e sentieri, quindi su tratti di strada carrabile.
Partenza da Corteno Golgi e arrivo a Santìcolo, con un dislivello complessivo in salita di ca. 1500 m e ca. 1550 in discesa. Il percorso è lo stesso della maratona per i primi 4 km ca. A Sant’Antonio si prende a sinistra in direzione Val Brandét, dapprima su ripido acciottolato, poi su strada sterrata in leggera salita, percorrendo praticamente tutta la valle. Poco prima di Malga Casazza, in loc. Piazzale Bondone (1382) si gira di nuovo a sinistra su un bel sentiero che sale snodandosi in mezzo a boschi e pascoli, e arriva, dopo più di mille metri, al Passo Salina (2433), dove s’innesta nel SENTIERO 4 LUGLIO. Da qui il tracciato è lo stesso della maratona.
Il percorso d’emergenza è previsto per essere utilizzabile in alternativa a quello della maratona in caso di nevicata recente o per altre ragioni di sicurezza, a insindacabile giudizio del direttore di gara. Il tracciato è lo stesso della mezza maratona fino all’altezza del Ponte del Gallina (1337) in Val Brandét. Lo si attraversa e si inizia la ripida ascesa (oltre 1000 metri di dislivello), che porta prima a Malga Barbione (1958), indi a Porta di Barbione (2348). La successiva discesa reca dapprima a Malga Campadei (1918), poi a Malga Dosso (1698), indi di nuovo in salita a Malga Bàrech (1867) e infine al Piz Tri (2308), dove c’è l’innesto nel Sentiero 4 Luglio e la discesa finale fino a Santìcolo.