Di seguito la descrizione generale dei percorsi, che in linea di massima coincide con quella presente nella specifica sezione annuale.
Là, tuttavia, possono essere segnalate novità o variazioni dell’ultimo momento, relative solo all’edizione che si sta preparando.
Link per scaricare file .gpx dei percorsi: TRACCIA GPX SKYULTRA TRACCIA GPX SKY TRACCIA GPX VERTICAL
SKYULTRA
La partenza della SkyUltra è da Corteno centro (950) e l’arrivo a Santìcolo (900), con dislivello di ca. 2700 m in salita e ca. 2750 m in discesa. Il percorso, da Piazza Giovanni Venturini – Medaglia d’Oro davanti al municipio, una volta attraversato il centro storico del capoluogo e l’unito nucleo di Piazza su selciato, va dapprima su un tratto di strada ondulata in asfalto, lungo almeno 1 km, poi ancora su asfalto per ca. 2 km, in salita, fino al borgo di Sant’Antonio (1127). Da qui si continua a dx su sentiero in terra battuta e acciottolato, in salita moderata, per ulteriori ca. 2 km, fino a raggiungere il Rifugio Alpini di Campovecchio (1310), dove ha inizio il SENTIERO 4 LUGLIO vero e proprio (segnavia n. 7). C’è subito una ripida salita di ca. 1 km fino al crinale di Premàlt, poi ulteriori 2 km in pendenza meno accentuata per raggiungere, con dislivello di 700 metri complessivo, lo Zappello dell’Asino (2026). Da qui il sentiero passa di nuovo dal crinale al versante e si caratterizza, oltre che per 6 km di continui saliscendi fino alla Val Rösa, che non fanno praticamente guadagnare quota, anche per un andamento quasi sempre trasversale al versante e dunque non del tutto agevole. A partire dall’ampio canale della Val Rösa si punta ora lungo la linea di massima pendenza e, su morene e terreno misto, si giunge dopo lunga salita a Passo Telènek (2642). Successivamente, attraverso un’impegnativa cresta, si guadagna Cima Sèllero (tetto della gara a 2744 m). Un’ardita discesa porta quindi a Passo Sèllero (2423) e poi, proseguendo per non difficili creste, tratti esposti, canalini e infine pezzi di vecchie mulattiere, passando per il BIVACCO DAVIDE (2645), si arriva al Piz Tri (2308). La discesa finale che porta a Santìcolo si snoda dapprima lungo mulattiere e sentieri, quindi su tratti di strada carrabile.
SKY
Partenza da Corteno Golgi e arrivo a Santìcolo, con un dislivello complessivo in salita di ca. 1500 m e ca. 1550 in discesa. Il percorso è lo stesso della maratona per i primi 4 km ca. A Sant’Antonio si prende a sinistra in direzione Val Brandét, dapprima su ripido acciottolato, poi su strada sterrata in leggera salita, percorrendo praticamente tutta la valle. Poco prima di Malga Casazza, in loc. Piazzale Bondone (1382) si gira di nuovo a sinistra su un bel sentiero che sale snodandosi in mezzo a boschi e pascoli, e arriva, dopo più di mille metri, al Passo Salina (2433), dove s’innesta nel SENTIERO 4 LUGLIO. Da qui il tracciato è lo stesso della SkyUltra.
VERTICAL
La gara inizia ad Aprica, da Piazza Cioccarelli in Contrada Santa Maria a un’altitudine di 1.091 m. I partecipanti corrono verso l’arrivo posizionato in località Magnolta, raggiungendo la cima della seggiovia Piana dei Galli a un’altitudine di 2.064 metri. Il percorso si estende per un totale di 4,32 chilometri, con un dislivello totale di 973 metri. Alcune sezioni della gara presentano pendenze fino al 50%, raggiungendo un impegnativo 55% in alcune aree. Il percorso segue un sentiero panoramico, partendo da Piazza Cioccarelli, passando per Via Madonna, Via Clef, Strada “Lavazzini”, “Pistone Magnolta” e terminando alla Pista Piana dei Galli.
PERCORSO D’EMERGENZA
Il percorso d’emergenza è previsto per essere utilizzabile in alternativa a quello della SkyUltra in caso di nevicata recente o per altre ragioni di sicurezza, a insindacabile giudizio del direttore di gara. Il tracciato è lo stesso della Sky fino all’altezza del Ponte del Gallina (1337) in Val Brandét. Lo si attraversa e si inizia la ripida ascesa (oltre 1000 metri di dislivello), che porta prima a Malga Barbione (1958), indi a Porta di Barbione (2348). La successiva discesa reca dapprima a Malga Campadei (1918), poi a Malga Dosso (1698), indi di nuovo in salita a Malga Bàrech (1867) e infine al Piz Tri (2308), dove c’è l’innesto nel Sentiero 4 Luglio e la discesa finale fino a Santìcolo.